Film Natalizi: La magica atmosfera vittoriana in “A Christmas Carol”
Se non hai visto “A Christmas Carol”, e ami il Natale, allora è arrivato il momento di colmare questa mancanza. Se invece lo hai visto, forse leggendo queste righe ti verrà voglia di rivederlo. Un classico natalizio dal successo strepitoso! Da questa fantastica storia sono stati tratti decine e di film e cartoni animati, usciti al cinema o dati alla TV sin dai primi anni del secolo scorso, e fino ai giorni nostri.
Diciamolo subito: “A Christmas Carol”, film-animazione in 3D del 2009, di Robert Zemeckis , con Jim Carrey protagonista nei panni di Ebenezer Scrooge, distribuito dalla Walt Disney, è tra i nostri film natalizi preferiti! Ma per chi non lo sapesse, occorre precisare che prima di essere un film è un libro. Proprio così. “Il Cantico di Natale” è un romanzo fantastico scritto nel 1843 dal famosissimo scrittore e giornalista inglese, Charles Dickens (1812-1870). Il libro è tratto dalla serie “The Christmas Books”, dei quali è diventato il più famoso.
Tornando al film copra citato, ci limiteremo ad offrire qualche spunto o se volgiamo un nostro umile tributo, condividendo i motivi che ci spingono a consigliarne la visione. Non accenneremo troppo alla trama, per non rovinare la sorpresa a chi non l’ha ancora visto. Tuttavia, per chi proprio volesse una anticipazione, rimandiamo al trailer disponibile in fondo a questo articolo.
L’ambientazione vittoriana
Innanzitutto, essendo il romanzo ambientato nell’Inghilterra vittoriana, il film trasporta magnificamente lo spettatore in un epoca storica tanto discussa quanto affascinante. Sono gli anni in cui la prepotenza della “rivoluzione industriale” faceva emergere con chiarezza tutte le differenze tra la massa popolare povera e la classe privilegiata ricca. In questo clima di diseguaglianza sociale, il Natale come sempre riesce, anche se in un solo periodo dell’anno, ad unire tutti.
Che dire del calore delle vecchie lanterne e del fascino degli addobbi dell’epoca? O del vestiario tipico del tempo, con gli uomini rigorosamente cilindro in testa e lunghi cappotti? E le donne fedeli alle “gonne citroline” e agli stretti corsetti? Come non ammirare l’ineguagliabile architettura inglese dell’800, con gli alberi natalizi da poter scorgere dietro le tipiche vetrate riverse sulla strada, contrapposte se vogliamo alla cupa atmosfera disegnata nel cielo dai camini fumanti? Come non sognare di fronte alle strade completamente innevate, ma sporcate da lunghe linee che si incrociano tra loro, e profonde orme cilindriche, rispettivamente scolpite dalle carrozze e dai cavalli guidati dai nobili o dai mercanti?
Davanti a tale atmosfera, facilmente intuibile sin dai primi minuti del film, credeteci, vien voglia di coprirsi con un bel piumone prima di godersi il resto del racconto.
Il protagonista
Ebenezer Scrooge è il protagonista del romanzo. Egli è un avaro, anzi, avarissimo e vecchio finanziere, sempre dedito al lavoro e quindi al conteggio delle monete e dei suoi profitti. Così fedele alla sua professione e al suo stile di vita, che non si dedica ad altro per tutti i giorni dell’anno, poiché per lui tutti i giorni sono uguali. Beh, quasi tutti, visto che il giorno di Natale dovrà fare a meno (pur pagandolo), del suo collaboratore, Bob, intento a trascorrere la giornata con la famiglia! E come se non bastasse dovrà anche rifiutare deplorevoli inviti alla vigilia da parte del nipote Fred, o sopportare improbabili pretese di beneficenza da parte di uomini a lui estranei: ovviamente rifiutate anche queste.
Un personaggio cupo, solitario, severo ed estremamente gracilino, ma che cattura l’attenzione dello spettatore come un gelato rapisce lo sguardo di un bambino. D’altronde dietro quella maschera vecchia e provata si nasconde il volto di un immenso Jim Carrey!
Più volte abbiamo letto di paragoni impropri tra quello che potrebbe essere lo Scrooge di Dickens e lo Scrooge dei giorni nostri. Spesso infatti il personaggio viene associato a certi “banchieri strozzini con telefonino a bordo piscina” del mondo attuale. Tuttavia ci dissociamo da tale accostamento. Noi crediamo che lo Scrooge di oggi sia più semplicemente un banchiere vecchio e tirchio, ricco ma arrabbiato con tutti e con la vita, e piuttosto inconsapevole della sua tristezza.
Un film completo
La storia nel suo complesso riesce a coniugare il clima natalizio con una atmosfera misteriosa, a tratti quasi horror e ricca di azione. Allo stesso tempo il racconto da spazio ai sentimenti, e lo spettatore viene indotto ad una riflessione intima sui valori importanti della vita. Una formula vincente, tipica dei migliori film natalizi.
Sfruttando la “motion Caputure”, ovvero la tecnologia che permette la conversione fedele dei movimenti degli attori in fotogrammi animati, assicurandone la massima espressività, il regista Zemeckis racconta una trama comunque fedele al racconto originale. E vi riesce pur senza rinunciare agli effetti speciali che in effetti fanno la differenza in questo magnifico 3D.
Un film che ci ha scaldato il cuore, e che se non avete visto consigliamo di rimediare al più presto. Per voi che invece lo avete visto e che come noi avete il Natale nell’anima, sappiamo già che lo rivedrete ancora.
A Christmas Carol – Trailer
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