A Varedo la gelateria più natalizia d’Italia! Con Marco Irillo, nel segno dei Villaggi di Natale

Nel giugno 2020 la telefonata di un certo Marco scosse la routine di un pomeriggio estivo. “Sto cercando alcuni pezzi per il mio villaggio di Natale”, disse. “Bene, ti aiuteremo a trovarli!”, fu la risposta. Marco Irillo è il titolare di una nota gelateria a Varedo, in provincia di Monza-Brianza.

Da quel giorno seguirono decine e decine di telefonate, chat e messaggi. Sin dall’inizio fu chiaro che Marco volesse realizzare un paesaggio natalizio in miniatura ricco di soggetti. E soprattutto basato su giostre in movimento. Ma certo non potevamo immaginare ciò che sarebbe accaduto da lì a dicembre!

Ebbene, Marco si è presto fatto strada nel magico mondo dei villaggi di Natale Lemax e non solo. Come si suole dire “un pezzo tira l’altro”, e Marco è diventato in brevissimo tempo se non un collezionista, un noto “villaggista”.  Il risultato lo vedete nelle foto che seguono in fondo all’articolo. 

L’esposizione delle miniature presso il suo locale durante le festività ha fatto della “Gelateria del Sole” la più natalizia d’Italia! Praticamente una “città del sorriso” in miniatura ha invaso le vetrate del locale, cogliendo di gran sorpresa i clienti che entrandovi non potevano credere ai loro occhi! C’è da scommetterci che più di uno tra essi si sarà visto sciogliere il gelato in mano, per lo stupore con il quale gli sguardi rimanevano immobili di fronte a tanta meraviglia.

E la gelateria di Marco non aveva certo bisogno di incentivi per attirare la clientela. “Gelateria del Sole” è infatti già nota nel settore per via dei numerosi e prestigiosi riconoscimenti locali e nazionali. Nè tantomeno deve essere stato facile assemblare un villaggio così importante, in uno spazio comunque limitato. A tal proposito va detto che nella costruzione del paesaggio Marco si è potuto avvalere di un grande, anzi grandissimo aiuto, da parte di un altro noto villaggista italiano, oltretutto suo concittadino: l’amico Graziano Pigola!

E non dimentichiamo che tutto ciò è stato realizzato durante le ristrettezze e le incertezze della seconda ondata di pandemia!

Ma allora perché lo ha fatto? E che riscontro ha avuto? Come è nato tutto ciò? Lo abbiamo chiesto direttamente a Marco che così ha risposto:

“Ho incontrato questo mondo per la prima volta nel dicembre 2019, presso un centro garden. Cercavo personaggi per il mio presepe di casa, quando mi imbattei nel villaggio di Natale. Rimasi letteralmente folgorato da quell’atmosfera di colori e di festa, a tal punto che in pochi minuti presi la decisione di realizzare un villaggio nel mio locale. Senza esitare chiesi informazioni alla responsabile, e subito feci i primi acquisti. Scelsi il tema del “Carnival” (luna park), poiché mi ricordava l’infanzia ed i weekend trascorsi con gli amici a divertirci.

Di li a poco creai il primo villaggio. Certo era piccolo, e non avendo esperienza pensai di non aver assemblato il tutto nel modo più armonioso possibile. Così, nel giugno successivo, attraverso il vostro sito dedicato ai villaggi di Natale ho conosciuto Ivan Rosano, con cui nei mesi a seguire abbiamo coltivato una sincera amicizia. Grazie alla sua disponibilità, nonché passione ed esperienza, ho cominciato ad approfondire l’argomento, nonché a ricercare un pezzo dopo l’altro. La prima grande soddisfazione fu la conquista del “The Viking Ship“ della Lemax, un pezzo molto ricercato al quale tenevo moltissimo. Da lì in poi mi sono appassionato così tanto che in poco tempo ho iniziato a muovermi da solo e con una certa competenza, sorprendendo persino il mio nuovo amico! Soprattutto nella ricerca di pezzi molto rari e fuori produzione, che spesso gradisco maggiormente per il design e la qualità. Pertanto nei mesi successivi ho acquistato un numero considerevole di pezzi.

Il motivo per cui ho deciso di realizzarlo, e nel mio locale, è duplice. Innanzitutto non ho voluto respingere la sottile e piacevole sensazione di ritornare bambino. Ancor di più in un momento storico come questo. In secondo luogo, proprio a motivo del periodo difficile che stiamo vivendo, a causa del quale le nostre facce hanno smesso per certi versi di brillare. Ragion per cui, ho pensato che un villaggio nel mio locale potesse rallegrare la clientela e regalare un sorriso. E devo dire che da questo punto di vista l’obbiettivo è stato centrato in pieno. Entrandovi, tutti i clienti rimanevano immobili, guardando sbalorditi alla loro sinistra. E tutti, dopo qualche secondo, si dirigevano verso il villaggio per ammirarlo da vicino. Il loro sorriso era visibile anche con la mascherina, attraverso lo sguardo felice degli occhi. Per tale motivo non mi pento di quel che ho fatto, e pur nella triste consapevolezza di doverlo smontare, non vedo l’ora di riprendere la mia attività di ricerca, per rimontarlo a novembre prossimo!

Pertanto direi che sì, il riscontro è stato molto positivo. Vuoi anche per aver ritrovato la fiducia nei rapporti umani, grazie alle numerose amicizie che insieme a questa passione sono nate negli ultimi mesi. A tal proposito ne approfitto per menzionare il grande amico Graziano Pigola, al quale rendo grazie per il grandissimo ed indispensabile aiuto offertomi proprio nella costruzione del villaggio!”

In conclusione, è sempre incoraggiante vedere persone adulte come Marco appassionarsi ad un qualcosa che, grazie alla magia del Natale, riesca ad illuminare le nostre vite di calore, di buoni sentimenti e quindi di speranza. Perché ne abbiamo bisogno e fanno bene!

Con Marco di recente abbiamo persino condiviso la gioia di aver trovato e conquistato insieme un pezzo tanto desiderato, quanto raro e lontano: il “Lemax The Oct O Squeeze“.  Un ricordo indelebile e divertente! La ciliegina sulla torta insomma, alla fine di un percorso che ci ha fatto scoprire amici. Sì, perché Villaggi di Natale può essere anche questo: amicizia.