Particolare del Villaggio di Natale 2017

La Storia di Michele Rodella: una passione speciale per i Villaggi di Natale

Le storie da raccontare sono tante, tutte affascinanti e allo stesso tempo diverse nei piccoli dettagli personali. Ma quella di Michele Rodella, il protagonista di oggi, l’aspettavamo con grande curiosità. Perché Michele non è solo un appassionato del Natale e dei Villaggi in Miniatura: egli è anche un collezionista. Siamo veramente felici e onorati di ospitarlo nel nostro blog. Da amico qual è, non si è tirato indietro dal condividere con noi la sua storia e la sua grande passione per i Villaggi di Natale!

E allora scopriamola insieme.. Buona Lettura!

La parola a Michele, grande appassionato e collezionista di casette natalizie in miniatura

Penso che parlare di Michele Rodella senza nominare la parola Natale, sia ormai impossibile.

Capita spesso infatti che ad ogni intervista tale parola ci sia sempre. A volte perché l’argomento mi viene proposto espressamente dall’interlocutore [Michele è un affermato cantante di musica melodica e popolare, ndr], altre volte perché nominata proprio da me. Ma ciò è scontato, anche per via delle foto di villaggi natalizi, casette decorate, alberi addobbati e altro, da me spesso pubblicate sui social. Di base credo ci sia la volontà di mantenere un “animo bambino”, ma anche, forse, il non voler invecchiare mai… almeno da quel punto di vista.

Ricordo che ai tempi della scuola, l’atmosfera di Natale cominciava a manifestarsi già ad ottobre. Il profumo delle castagne, delle pannocchie appese in solaio e poi i cachi, il primo freddo, lo scoppiettio della legna sul camino e l’imbrunire della sera, sono frammenti che rimangono indelebili nella mia mente. Dai primi giorni dopo la commemorazione dei defunti si cominciava a scrivere la letterina per Santa Lucia… ovviamente le letterine alla fine erano più di una, calcolando i vari parenti. La mia nonna che al tempo ci custodiva, dato che i miei genitori lavoravano fino tardi, faceva trovare a me e mia sorella le caramelle sulle scale. Il rintoccare del campanello dell’asinello, infatti, preannunciava che Santa Lucia passava per il paese a controllare che tutti i bambini stessero facendo i bravi, in modo da valutare se portare poi, la notte del 12 Dicembre, giochi e dolcetti, oppure il tanto temuto carbone!! Devo dire che fortunatamente, l’unico carbone ricevuto era di zucchero!!

In quegli anni amavo molto il Natale, ma da bambino ancora ingenuo non avevo realizzato e concretizzato tutto quello che poi sarei riuscito a fare. Prima di Natale, con i piccoli risparmi racimolati qui e la, mi piaceva fare dei regali a tutti. A volte anche piccoli “pensierini”, ma amavo molto incartarli, metterli sotto l’albero aspettando poi la notte del 24 che venissero scartati, e quindi vedere la gioia e la curiosità di genitori e sorella aprirli.

Una straordinaria immagine del Natale in casa Rodella

Ovviamente erano piccole cose, candele, soprammobili, stelle di Natale… facevo un regalo anche alla nostra cagnolina. Questa tradizione l’ho sempre mantenuta negli anni. Mi piace infatti, riempire di pacchetti e doni colorati tutta la base dell’albero. Devo dire che mi piace fare regali tutto l’anno alle persone amate, ma ovviamente a Natale è tutta un’altra atmosfera!

Essendo mia mamma commerciante di giocattoli, ho sempre avuto la fortuna di ricevere bei doni [che gran fortuna! ndr]. Passavo praticamente tutti i pomeriggi, dopo aver svolto i compiti, proprio in negozio. Da più grandicello invece, aiutavo i clienti nella scelta dei giochi, davo consigli e allestivo le vetrine natalizie. Infatti, il compito di costruire la vetrina natalizia è sempre stato mio sin da quando avevo 8 o 10 anni. Avendo il negozio quattro vetrine molto ampie a disposizione, una di queste veniva interamente adibita a presepe con un albero gigante illuminato, addobbato con grandi pacchi sotto per incuriosire grandi e piccini.
Sistematicamente, ogni anno mi recavo a raccogliere il muschio, e una domenica intera di novembre la dedicavo all’addobbo del negozio, con festoni sul soffitto, le decorazioni sparse e, come detto, la vetrina stessa.

A casa invece mi dilettavo nella costruzione di due o tre presepi (in base allo spazio), e di 2 alberi di natale in media, uno in salotto e uno sul balcone. Nel corso degli anni mi sono fatto regalare varie natività, che ancora custodisco con premura. C’era quella da 50 cm, 30 cm, 20 e 12 cm. Per un paio di anni sono riuscito a costruire anche un presepe esterno, in fondo alla contrada. Tradizione che poi, purtroppo, è andata perduta.

Insomma, per dirla in breve, la casa era in poche parole una luminaria unica! Ma a dire il vero è così anche oggi!

Passano gli anni..

Col passare poi degli anni, iniziando a lavorare e ad avere anche meno tempo a disposizione, purtroppo, i giorni che potevo dedicare a tutte queste cose cominciavano a venir meno, ma cresceva ugualmente il desiderio e la passione, soprattutto l’attesa per questo periodo magico.

Nonostante da bambino riuscivo a realizzare tutti i miei presepi, alberi, vetrine, decorazioni… avvertivo comunque una sensazione di incompletezza. Come se ci fosse qualcosa che ancora mancava per completare il quadro.

the christmas albumAvendo la passione del canto, ho sempre sognato di realizzare un cd completamente dedicato al natale. Un sogno che nel 2012 sono riuscito a realizzare pubblicando “The Christmas Album”, un doppio cofanetto con ben 36 canzoni natalizie. Ovviamente sono già all’opera per un nuovo disco di Natale, ripetendo alcune di quelle canzoni, ma con nuovi arrangiamenti e nuove interpretazioni.

..la scoperta

Un pomeriggio di ottobre del 2015, mi trovavo con una persona a me speciale, in un negozio di una nota catena di garden center, e girando per le varie corsie, notai che stavano esponendo il reparto di Natale. Così, come al solito, mi fiondai subito a vedere, anche se a dire il vero, in quell’occasione soprattutto per cercare un pastore di 30 cm per il presepio, che non ero mai riuscito a trovare. Il mio sguardo cadde però su un angolo particolare del reparto e subito rimasi estasiato da quella visione. Si trattava di un villaggio di Natale in miniatura.

In un primo momento non riuscii a capire bene: era un continuo susseguirsi di emozioni. Era come se quel famoso tassello mancante della mia giovinezza, si fosse improvvisamente materializzato e concretizzato davanti ai miei occhi. Tanto era lo stupore, la gioia e l’incredulità, che non riuscii a focalizzare in pieno ciò che stava capitando e dovendo rincasare per una serata la sera stessa, potei dare solo un’occhiata veloce.

Un viaggio speciale..

Nel viaggio di ritorno e per i giorni seguenti, ripensai alla visione di quel villaggio. Come si suol dire, era come vivere un “deja-vu”. La stessa situazione che avevo vissuto a New York tempo prima, solo che ora, una volta sbollita, sarei riuscito a dominarla, a viverla.

Cinque anni prima infatti, la stessa persona speciale a cui accennavo pocanzi, mi regalò un viaggio a New York, proprio nel periodo natalizio. Un sogno che avevo sempre avuto, avendo guardato e gustato tutti i film ambientati nella grande mela, ma soprattutto quelli a tematica natalizia come “mamma ho perso l’aereo” (tanto per fare un esempio ), ed altri simili. Rimasi a New York per una settimana, e con l’occasione  girai anche due video clip, ma a tutt’oggi, io, non sono riuscito a concretizzare il tutto, al punto che è quasi come se non ci fossi stato.
Insomma, talmente era grande l’emozione, la gioia, l’ansia di essere li, il poter toccare con mano e vedere dal vivo certi luoghi, “Central Park”, gli addobbi nelle strade, “Little Italy” con le grandi ghirlande nelle vetrine, il grande “Plaza Hotel”, Manhattan stessa addobbata… che è come se fosse stato un lungo sogno.

A tutt’oggi non mi capacito di ciò… infatti ogni tanto faccio la battuta, sempre alla famosa persona speciale, chiedendole se mi ci riporta.. ahahahah.

A Gennaio 2016 comunque tornai in quel negozio, e feci man bassa di tutto ciò che potei trovare. Casette in movimento, personaggi, edifici semplici… sembravo un pazzo, ma approttai anche degli sconti post natalizi.

Nel frattempo mi ero documentato con cataloghi e fotografie, segnando i pezzi che mi piacevano di più e soprattutto le rarità che avrei voluto possedere in tutte le maniere possibili. Tramite internet sono riuscito a trovare pietre miliari, come la sala da ballo, il coro natalizio, ecc. diventando anche in questo caso, come accaduto per altre mie collezioni, quasi compulsivo.

Il primo villaggio di Michele Rodella

Il primo villaggio di Michele Rodella, correva l’anno 2016

 

Passione e collezionismo

Non si tratta infatti solo di costruire il villaggio: per me si tratta di costruire una vera e propria collezione. Ogni singola casa racconta una storia precisa e, in base al villaggio che rappresenta, la si può raccontare in miniatura.

Dal 2016 nel periodo natalizio, ovviamente continuo comunque a costruire un piccolo presepe in casa, per mantenere comunque sempre viva la ricorrenza e il simbolo cristiano, uno un po’ più grande all’esterno e due o tre alberi in media. Riesco ad illuminare tutto il tetto di casa, con le classiche luminarie a pioggia, che ricordano i fiocchi di neve.

Particolare del Villaggio di Natale 2017

Particolare del Villaggio di Natale 2017

Per quanto riguarda la mia nuova passione invece, ho costruito per due anni un mega villaggio in miniatura. Lo scorso anno (2017), sono riuscito ad inserire anche la funivia, la cascata con acqua funzionante e anche una pista del treno molto ampia, stando sempre

molto attendo alle manine di mio nipotino molto piccolo, che ovviamente, rimane incantato a vedere tutta questa meraviglia accesa. Inoltre, dopo varie suppliche sono riuscito a piazzare anche un mini villaggio in casa della solita persona speciale!

Da circa un annetto sto collezionando anche tutta la linea “North Pole” della Department 56. Pezzi stupendi e indescrivibili.

Particolare del Villaggio di Natale 2017

Particolare del Villaggio di Natale 2017

Sin da quando ero ragazzino e cominciavo le prime collezioni come di francobolli o della Swatch … mi sembrava di essere la solita “pecora nera” del gruppo e della famiglia. Amici e conoscenti infatti, non comprendendo forse il mondo del collezionismo, non capivano questa smania di possedere i pezzi più rari, e di trovare l’oggetto mancante. Inoltre, a molti il periodo di Natale in particolare non piace, poiché in esso trovano molta ipocrisia, consumismo. Lo vedono insomma come un periodo materiale, o semplicemente una occasione come altre per fare festa e godersi qualche giorno di vacanza.

A differenza però delle collezioni di francobolli, Swatch, puffi e giocattoli vintage, “smacchinando” su facebook sono riuscito a trovare alcuni gruppi di persone che amano il Natale, amano i villaggi natalizi in miniatura, ma che soprattutto MI CAPISCONO!!!! Uno dei gruppi cui sono più affezionato è quello capitanato da Christian Milia [clicca qui per raggiungere il gruppo facebook, ndr], dove oltre ad aver trovato miei “simili”, ho trovato Amici come Christian stesso [clicca qui per leggere la nostra intervista a Cristian Milia, ndr], Ivan, Graziano e tutte le ragazze..

In conclusione, credo che sicuramente se ognuno di noi portasse dentro di se il VERO spirito del Natale tutto l’anno, avremmo a che fare con meno problemi, ci sarebbero meno litigi e meno discussioni. Ma forse, essendo proprio un determinato periodo, serve soprattutto a far riflettere.. o almeno cosi, dovrebbe essere.



Nel ringraziare Michele per aver condiviso con noi la sua storia, vogliamo concludere con un ulteriore contributo. Una chicca estratta da The Christmas Album: questa è “Holy jolly Christmas“, cantata da Michele Rodella.

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Guida per costruire il primo Villaggio