La Festa dei Morti: in Sicilia dà il via al clima di festa di fine anno

Cosa centra con il Natale la Festa dei Morti? Non molto in effetti, ma a qualcuno interesserà sapere che in Sicilia la festa del 2 novembre è molto sentita. E proprio dalla Sicilia scriviamo, dove la ricorrenza dei “morticini” assume un ruolo che in un certo senso ricorda per emotività e significato i valori del Natale.

Inoltre, da sempre, questa data in particolare costituisce una sorta di campanello prenatalizio. Dopo il due novembre infatti, nell’animo dei siciliani inizia a crescere il bisogno di programmare le consuete tradizioni natalizie: quando fare l’albero di Natale? Quando addobbare la casa? Cosa regalare? Con chi passare la cena ed il pranzo di Natale? I negozi inizieranno in men che non si dica ad esporre gli addobbi; così come le vie principali delle città, le quali verranno adornate a festa.

festa dei mortiTornando alla Festa dei Morti, due sono le usanze che caratterizzano maggiormente questa ricorrenza: i regali portati dai morticini ai bambini la notte tra l’uno e il due novembre; i dolci tradizionali consumati in occasione della festa.

Entrambe le usanze, come avevamo anticipato, si avvicinano alle tradizioni natalizie: regali donati a sorpresa, e dolci… tanti dolci!

 

La notte dei regali dai “morticini”

festa dei morti

Il fascino dell’attesa, prima di dormire

La sera dell’uno novembre, i bambini siciliani vanno a letto con l’agitazione nel cuore. Questo perché sono consapevoli del fatto che i loro familiari defunti (nonni o bisnonni), durante la notte faranno ritorno nel mondo dei vivi per visitarli, e per assicurarsi che stiano bene e che abbiano fatto i bravi. I morticini allora, in base a quelli che sono i desideri dei bambini (già manifestati ai loro genitori durante la visita alla consueta “Fiera di Morti”), lasceranno in dono dei giocattoli, come ringraziamento per il loro affetto, e per l’ essere ricordati in occasione di questa giornata particolare.

Potete immaginare l’ansia dei bambini prima di andare a nanna! Nessuno di loro vorrebbe chiudere occhio! Non perché abbiano paura: non si tratta mica di fantasmi! Ma per via dell’eccitazione per un evento così particolare che si consumerà di lì a poco, nel cuore della notte! Allor quando i “morticini”, in silenzio, entreranno misteriosamente nella loro casa per lasciare i doni, e nella loro stanza per un ravvicinato ed affettuoso saluto. Pertanto, pur nel tentativo di rimanere svegli, essi crolleranno in un sonno disturbato. Non vi ricorda un po’ la vigilia di Natale?

Così, la mattina del due novembre, i bambini si alzeranno prima del solito, e subito di corsa in giro per la casa a cercare i doni lasciati dai loro cari defunti! Possiamo giurare di aver avvertito anche noi, quando eravamo bambini, la presenza dell’odore dei nostri antenati passati da quella stanza solo poche ore prima. Complice la forte suggestione che naturalmente il momento provocava. E possiamo assicurare che ogni anno era una sensazione davvero emozionante e commovente, che non si respira in nessun altro momento dell’anno ed in nessun’altra occasione.

I dolci tradizionali

Durante il resto della giornata inoltre, le tavole vengono bandite a festa, con numerosi dolci tipici di questa ricorrenza: in primis frutta martorana e “ossa dei morti”. Ovviamente da consumare solo dopo aver fatto un salto al cimitero, per ricambiare la visita notturna dei morticini. L’occasione è buona per condividere con i propri figli le storie dei propri nonni, e di aneddoti che i bambini conserveranno nel loro cuore, e che tramanderanno ai posteri.

A Siracusa, da dove scriviamo, la tradizione della festa dei morti è sempre stata molto forte. Qui praticamente ogni famiglia aretusea consumerà i classici “Totò”: biscotti tipici siracusani, una vera e propria delizia alla quale non si può rinunciare assolutamente! Questi particolati dolci ricoperti di glassa al cioccolato, sono così buoni che verranno consumati non solo per il due di novembre, ma per tutto il periodo delle festività natalizie! Ai totò al cioccolato viene accostata la variante bianca, con l’aroma di limone in sostituzione appunto del cacao. E poi vi sono anche le versioni al pistacchio ed al mandarino!

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I deliziosissimi Totò, dolce tipico siracusano

Preservare la tradizione per i bambini e per i legami familiari

Con la “Festa dei Morti” la famiglia ha l’occasione di rinnovare l’importanza che per tradizione cristiana si deve ai legami con i parenti che ci hanno preceduto. Si mantiene viva la memoria delle persone che ci hanno amato e che amiamo, e si aiutano i bambini a non dimenticare troppo facilmente nonni e bisnonni.

Purtroppo questa tradizione negli ultimi 20 anni si è un po’ affievolita per lo meno per quel che riguarda proprio la parte dedicata ai bambini. Anche se in molte famiglie resiste ancora. Più solida invece per quel che riguarda l’aspetto culinario…

A nostro parere è un vero peccato che i bambini di oggi non vivano le stesse emozioni provate da noi adulti. Inoltre, insegnare loro l’importanza di mantenere la memoria verso i familiari che ci hanno preceduto, li aiuta a comprendere il valore dei legami affettivi, possibili anche dopo la separazione fisica.

Pertanto, cari siciliani, sforzatevi di mantenere viva questa tradizione! E tutti voi altri, potreste utilizzare questa tradizione per onorare i vostri cari e trasmettere ai vostri figli il valore del perpetuo amore familiare. Oltre che ovviamente l’entusiasmo per i regali e per i dolci!

 
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